SCARICHI ABUSIVI LUNGO LA SP ROSETO -MONTEPAGANO . ABBIAMO INOLTRATO UN VERBALE AL COMUNE , AI VIGILI URBANI E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA IN DATA 08 APRILE
2018
Sicurezza, un vertice a settimana tra amministratori e carabinieri
Roseto, il sindaco incontra il
comandante Tarantino con cui discute anche dei controlli sulla movida Di Girolamo annuncia l’avvio del concorso per tre vigili urbani e la prossima nomina del comandante
di Luca Venanzi
06 marzo 2018
ROSETO. Un incontro a settimana per
monitorare la sicurezza a Roseto. Lo annuncia il sindaco Sabatino Di Girolamo che, nei giorni scorsi, ha avuto un colloquio con il nuovo comandante dei carabinieri della caserma di Roseto,
il maresciallo Giuseppe Tarantino, con il quale, dopo un confronto, ha deciso di incontrarsi una volta a settimana per cercare di tenere sotto controllo la sicurezza nel territorio
rosetano. «Il nuovo comandante è una persona molto preparata e disponibile», dice il primo cittadino rosetano, «e io credo che sia necessario incontrarci con sistematicità per migliorare la
sicurezza nel nostro territorio».
Nell’incontro con Tarantino si è parlato anche di ordinanze per i locali di intrattenimento, che lo scorso anno suscitarono tante polemiche tra i gestori dei locali e i cittadini che chiedevano
un rispetto delle regole per un sano riposo. «Ho illustrato al comandante Tarantino l’ordinanza dello scorso anno», precisa Di Girolamo, «e le criticità che si sono avute durante la stagione
estiva. Lui ha vissuto la movida di Tortoreto, che ha gli stessi nostri problemi, e quindi è molto esperto in questo campo. Nei prossimi giorni insieme andremo all’ufficio commercio per esaminare
la problematica. Le sanzioni dovranno essere più dissuasive, perché nella scorsa stagione estiva sono state troppo blande per le violazioni, ma sono sicuro che Tarantino consiglierà al
meglio».
Novità anche per i vigili urbani: l’8 marzo, infatti, scade il termine per presentare la domanda di mobilità. «C’è la possibilità, con la mobilità, che possano trasferirsi anche vigili da altri
Comuni», spiega Di Girolamo, «e quindi, prima di indire il concorso per tre nuovi vigili urbani a tempo indeterminato, dobbiamo attendere questo procedimento». C’è da nominare anche il nuovo
comandante dei vigili urbani. «Sono passate le elezioni e ora posso concentrarmi sulle reali esigenze della nostra città», afferma il sindaco, « domani approveremo il bilancio e, di conseguenza,
e a breve nominerò il nuovo comandante della polizia municipale. Chiederò al segretario comunale di avviare gli atti per la selezione».
Sul fronte controlli il sindaco aveva deciso di avvalersi dell’aiuto, in supporto alle forze dell’ordine, di associazioni come le guardie
ambientali e i carabinieri in congedo. «Questa collaborazione sicuramente continuerà», conclude Di Girolamo, «perché in tre mesi circa abbiamo notato che c’è stato un miglioramento grazie
anche alle loro segnalazioni, utili alle forze dell’ordine per intervenire. La loro presenza sul territorio rappresenta un deterrente per quei pochi che pensano che, per divertirsi, debbano
distruggersi. Devo dire che, anche su questo fronte, la situazione è migliorata».
INCONTRO GESTIONE RISERVA NATURALE DEL BORSACCHIO
GUARDIE AMBIENTALI ROSETO PROPOSTE PER LA RISERVA DEL BORSACCHIO
INCONTRO DEL 20/002/2018
Il sindaco, Sabatino Di Girolamo, insieme all'assessore all'Ambiente, Nicola Petrini, ha incontrato questa mattina nella sala giunta l'associazione delle Guardie ambientali di
Roseto, presieduta da Giovanni Cerè.
Il primo cittadino, innanzitutto, ha ringraziato l'associazione per il servizio di vigilanza svolto, unitamente ai carabinieri in congedo, in pineta e nelle zone centrali della
città, per evitare atti di vandalismo e offesa al decoro pubblico nelle zone interessate dalla movida.
Le guardie ambientali hanno assicurato di voler proseguire la massima collaborazione con l'amministrazione comunale per qualsiasi occasione si rendesse necessaria la loro
partecipazione. Nello stesso tempo hanno espresso la volontà di collaborare con chi gestirà la Riserva del Borsacchio, avendo competenze specifiche in materia di ambiente e
conoscendo molto bene quel territorio.
"Sono molto soddisfatto di questa ulteriore possibilità di collaborazione tra Comune e Guardie ambientali", dice Sabatino Di Girolamo, "Per quanto riguarda la Riserva ho pregato
l'associazione di attendere la procedura di individuazione del gestore, che avverrà con un bando, per coordinarsi con chi avrà poi la responsabilità del Borsacchio. Mi hanno anche
illustrato diverse belle idee che vorrebbero mettere in pratica tra le quali un punto di osservazione per i turisti, una guida illustrativa dei percorsi e altre
iniziative".
Guardie ambientali, progetti per attrarre più turisti in città
Martedì l’associazione incontra il sindaco. Il presidente Cerè: «Vogliamo valorizzare la riserva del Borsacchio e gestire l’ufficio Iat tenendolo aperto anche nei fine settimana e fino a
mezzanotte»
Spari nella riserva del Borsacchio Denuncia in Procura
L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di domenica Secondo le Guardie ambientali erano cacciatori di frodo
di Luca Venanzi
ROSETO . Cacciare all’interno di una riserva naturale è un’attività vietata per legge ma domenica pomeriggio a Roseto, nella riserva del Borsacchio, alcune persone hanno udito spari ripetuti
e un continuo abbaiare di cani della zona. Per questo motivo Maurizio Cerè, presidente dell’associazione “Guardie ambientali” di Roseto, ha presentato una denuncia contro ignoti alla
Procura della Repubblica per «atti di bracconaggio non identificati nella giornata di domenica 26 novembre 2017, con squadre atte alla caccia nella riserva naturale del Borsacchio». Inoltre,
la stessa associazione “Guardie ambientali” nel presentare la denuncia ha anche chiesto di costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento penale per danno ambientale procurato alla
fauna selvatica della riserva. Cerè ritiene che domenica pomeriggio alcuni cacciatori abbiano sconfinato per fare una battuta di caccia la cinghiale.
«Non è la prima volta che accade», precisa Cerè, “negli ultimi tempi la presenza dei cinghiali in quella zona è aumentata notevolmente. Noi ci occupiamo di vigilanza all’interno della riserva
e notiamo spesso le orme e, di conseguenza, aumentano anche gli episodi di bracconaggio». Alcune guardie ambientali, dopo la segnalazione dei cittadini, si sono recate nella zona (le guardie
ambientali sono in convenzione con il Comune di Roseto per la vigilanza e la tutela dell’ambiente sull’area della riserva)ma non hanno avuto la possibilità di rintracciare e identificare i
cacciatori di frodo.
Non è la prima volta che Cerè denuncia questi episodi: anche nel 2012 e nel 2014 lanciò l’allarme per l’attività di bracconaggio all’interno della riserva. Due anni fa furono affissi dalle
guardie ambientali degli appositi cartelloni verdi per ricordare il divieto di caccia: «Purtoppo, però, spesso troviamo questi cartelloni a terra e siamo costretti a rimetterli di nuovo.
Comunque i cacciatori continuano a sparare e mietere vittime. Spero che quest’attività di frodo possa, prima o poi, finire».
IL SINDACO CONVOCA UN TAVOLO OPERATIVO
Il problema delle dipendenze da alcol e da altre sostanze è costantemente al centro dell'attenzione del sindaco, Sabatino Di Girolamo.
Il primo cittadino, infatti, convocherà, a breve, un tavolo operativo con le associazioni di volontariato e chiede il coinvolgimento forte e pervasivo delle scuole cittadine.
Contestualmente, Di Girolamo si rivolge alle autorità competenti per un controllo maggiore da parte delle forze dell'ordine, in particolare nei fine settimana.
"Ricevo quotidianamente segnalazioni da parte di genitori che mi sottolineano l'endemica diffusione dell'uso di alcol da parte dei minorenni, soprattutto in coincidenza del fine
settimana", dice il sindaco Sabatino Di Girolamo, "A questo punto credo che si sia di fronte alla necessità di coinvolgere ulteriormente il tessuto cittadino su questa
importante tematica. Nei prossimi giorni, convocherò un tavolo operativo con tutte le strutture di volontariato di Roseto: Guardie
ambientali, Carabinieri in congedo, Protezione civile, Nonni vigili e chiederò un supporto ulteriore per la sorveglianza delle aree critiche. Inoltre, coinvolgerò tutte le
associazioni che sul nostro territorio si occupano delle dipendenze da alcol e da altre sostanze, per organizzare – a livello educativo e preventivo – iniziative utili a informare
e far comprendere ai giovani, soprattutto nell'età adolescenziale, i danni che l'uso di alcol e stupefacenti produce su di loro. Infine, ma non certo per ultimo, coinvolgerò tutte
le scuole cittadine, tramite le dirigenti scolastiche, per un'opera di sensibilizzazione costante e incisiva, tramite convegni e iniziative".
"Chiedere il contributo della città su queste iniziative mi sembra, ormai, ineludibile", riprende il primo cittadino, "L'opera educativa è da affiancare, naturalmente, a un'azione
repressiva per la quale sto lavorando ogni giorno, in costante contatto con le forze dell'ordine, tutte. Rinnoverò, comunque, la richiesta di una grande attenzione su Roseto,
soprattutto in coincidenza con i fine settimana, al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, come ho fatto già l'anno scorso, per assicurare un coordinamento
ulteriore tra le forze dell'ordine per la parte repressiva".
la riserva di roseto
Borsacchio anche l’Ekoclub parteciperà al bando
ROSETO. Dopo l’annuncio del bando per la gestione della riserva del Borsacchio tante associazioni stanno preparando la domanda per partecipare, con la speranza di riuscire ad aggiudicarsi la
gestione....
ROSETO. Dopo l’annuncio del bando per la gestione della riserva del Borsacchio tante associazioni stanno preparando la domanda per partecipare, con la speranza di riuscire ad aggiudicarsi la
gestione. Fino ad oggi si è parlato principalmente di due schieramenti: da una parte l’associazione “Ambiente e Vita”, e dall’altra le associazioni ambientaliste come Wwf, Italia nostra,
Legambiente insieme ad alcuni gruppi rosetani. Non ci sono però solo le loro proposte sul piatto: c’è anche un’altra associazione rosetana, l’Ekoclub International onlus (un’organizzazione a
livello nazionale che si occupa di tutela ambientale riconosciuta dal ministero dell’ambiente), del presidente della sezione rosetana Giovanni Maurizio Cerè, che aspira alla gestione
della riserva.
Cerè inoltre fa parte anche delle guardie ambientali volontarie che, con una convenzione di due anni fa, danno una mano ai vigili urbani per il controllo del territorio e la pulizia, con
particolare attenzione proprio alla riserva del Borsacchio. «Abbiamo fatto anche un corso alla Regione Abruzzo», precisa Cerè, «con esame finale per acquisire il titolo di agenti di polizia
giudiziaria. Per due anni, e ancora oggi, facciamo pattugliamento dentro la riserva del Borsacchio, la conosciamo molto bene in tutte le sue peculiarità. Noi al bando parteciperemo sia come
Ekoclub che come guardie ambientali».
A livello nazionale l’Ekoclub gestisce anche l’oasi naturalistica di Cannevié, una valle salmastra di 64 ettari in Emilia-Romagna, sul fiume Po. Sulla riserva del Borsacchio l’Ekoclub di
Roseto ci crede molto. «In questi anni dopo la riperimetrazione», dice Cerè, «abbiamo tabellato la riserva delimitandola, e abbiamo chiesto all'attuale amministrazione di renderci partecipi
delle attività all’interno della riserva, perché noi vorremmo creare dei percorsi specifici segnalati. La riserva del Borsacchio occupa un terzo del territorio rosetano ed è importante che
parta concretamente».(l.v.)
Fintanto che l’uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che
massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore. (Pitagora)
LA STRAGE DI CINGHIALI. LE ASSOCIAZIONI WWF, LEGAMBIENTE E ALTRE TACCIONO , VEDONO IL FRATINO MA NON VEDONO LA TRAVE, FANNO RICORSO
AL TAR PER IL CALENDARIO VENATORIO MA NON VEDONO LE STRAGI. VERGOGNA..........
RINGRAZIAMO L'ASSESSORE PEPE DELLA REGIONE ABRUZZO DI QUESTA MACABRA ,VERGOGNOSA, INCIVILE OPERAZIONE DI ABBATTIMENTO.
LA LEGGE 157/92 NON PREVEDE L'ABBATTIMENTO DI SELVATICI NEI PERIODI NON CONSENTITI . IN BARBA A TUTTE LE REGOLE QUESTI STANNO FACENDO
STRAGI DI ANIMALI , IN ORE NOTTURNE, IN PERIODI NON CONSENTITI E SU ANIMALI IN STATO DI GRAVIDANZA E SU CUCCIOLI INDIFESI. VERGOGNA ............................ ANCHE A QUEI SOGGETTI CHE SI
PRESTANO A QUESTE BARBARIE.
UN MONITO : FACCIAMO SCIFO.
PER QUESTI FATTI A BREVE PRESENTEREMO UNA FORMALE DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
Un sentito ringraziamento al Coordinatore Nazionale dell'Ekoclub il dott. Angelo Pomes, gia docente nel nostro corso Regionale di Guardie Zoofile.
Grazie dott. Pomes
Più controlli,
ma i vandali tornano a colpire
Roseto, lanci di bottiglie e rotto il
finestrino di un’auto. Il sindaco: la situazione però sta migliorando
28 marzo 2017
ROSETO. Continuano gli atti vandalici al
centro di Roseto nonostante siano aumentati i controlli delle forze dell'ordine. Venerdì sera un’auto parcheggiata sulla statale tra via Di Giorgio e via Latini è stata trovata con un finestrino
sfondato e, in alcune zone, non è difficile vedere bottiglie di birra frantumate o angoli delle strade trasformati in urinatoi.Qualcuno lamenta che i controlli annunciati dal sindaco Sabatino
Di Girolamo in realtà non siano efficaci. Pronta la replica del primo cittadino. «A parte alcuni gesti di pochi ragazzi posso affermare», dice Di Girolamo, «che la situazione è in
miglioramento. Sabato sera ho parlato con le guardie ambientali e ho potuto notare che alle 20,30 la pineta centrale era pulita. Piazza Dante,
domenica mattina, era completamente sgombra da rifiuti. Dire che la situazione non è migliorata significa voler fare polemiche pretestuose e infondate». Il finestrino rotto della macchina, però,
è un fatto accertato. «I controlli sono in atto», continua il sindaco, «se c'è qualche pazzo che si diverte a modo suo purtroppo può sfuggire, ma la situazione della pulizia è nettamente
migliorata. Non posso escludere che nelle vie interne avvenga qualche episodio poco consono alle regole di vita quotidiana, ma ribadisco che c'è sinergia tra le forze dell'ordine e le guardie ambientali».Alcuni gestori di locali notturni trovano esagerati tutti questi controlli. «Io penso che la repressione, unita all'educazione ambientale,
funzioni», precisa Di Girolamo, «chiunque si lamenta dell'eccessiva presenza delle forze dell'ordine facesse prima un mea culpa di come si è comportato in passato. C'è stato un periodo in cui si
è esagerato, adesso anche gli operatori devono entrare nell'ottica che lì non è una zona franca. Io non voglio impedire la musica, ma il divertimento deve essere sano».
Da cacciatore
ad ecologista «Così combatto i bracconieri»
Roseto, il noto commercialista Maurizio
Cerè alla guida del gruppo delle Guardie ambientali «Qualche giorno fa ho sventato l’abbattimento di un capriolo nelle campagne di Montepagano»
ROSETO. Da cacciatore incallito ad
ambientalista convinto. È la metamorfosi di Maurizio Cerè, commercialista rosetano con l’hobby della caccia, il quale è passato dall’altra parte della barricata diventando uno strenuo
difensore della natura con un’attenzione particolare nei confronti degli animali. Fino al punto di costituire l’associazione Guardie ambientali, di cui è presidente, attraverso la quale ha
invitato il presidente della Regione Luciano D’Alfonso a «prendere la immediata e onesta decisione», si legge nella sua istanza, «di sospendere la caccia in Abruzzo, anche per i previsti
abbattimenti di selezione sulle volpi che sono, a nostro parere, barbare e incivili azioni contro natura».
Concetti che rientrano a pieno titolo
nella filosofia delle associazioni naturalistiche, ma che fanno molto più rumore se ad esprimerli è un ex cacciatore. «Sono ancora in possesso della licenza», tiene a precisare Cerè, «che ho
sempre rinnovato da 45 anni a questa parte. Ma mentre all’inizio usavo il fucile contro la selvaggina, ora le mie battute di caccia sono solo delle lunghe passeggiate con i cani e gli animali che
incontro finiscono nel mirino della cinepresa che porto con me».
Una netta inversione di tendenza, dunque,
culminata con la costituzione di un folto gruppo di guardie ambientali, il cui compito è di vigilare sull’enorme dotazione di verde del territorio rosetano e zone vicine, con un’attenzione
particolare per l’area protetta del Borsacchio attraverso un’apposita convenzione con il Comune di Roseto. «Abbiamo provveduto ad apporre una serie di cartelli di divieto di caccia», continua
Cerè, «e pattugliamo costantemente il territorio della riserva. Inoltre a breve ci doteremo di una postazione fissa – noi lo chiamiamo già osservatorio ambientale – da dove potremo tenere sotto
controllo una vasta zona della riserva». Una precauzione esagerata? Niente affatto, almeno a giudicare da quanto risulta alle guardie ambientali coordinate da Cerè.
«Gli episodi di bracconaggio sono
all’ordine del giorno», svela infatti il presidente del gruppo, «sia all’interno della riserva che nelle zone fuori dal suo perimetro. D’estate c’è il fenomeno dei cacciatori di frodo che
utilizzano nottetempo le reti per l’uccellagione, soprattutto nella zona del mare; d’inverno i bracconieri agiscono anche di giorno, spesso muovendosi in automobile tra le colline che circondano
Roseto e portano con loro i fucili pronti per sparare quando avvistano una preda».
Quelle descritte sembrano scene che hanno
come sfondo i boschi delle montagne più impervie, invece a quanto pare si consumano a due passi dal centro abitato di Roseto. «Qualche giorno fa», riferisce infatti Cerè, «ho sventato
l’abbattimento di un capriolo nella zona di Montepagano, per la precisione in contrada Padune, proprio al confine della riserva. Intorno alle 17,30 ho sentito due colpi di fucile: ho
immediatamente urlato e con la macchina mi sono diretto nella direzione degli spari notando le sagome di due uomini che fuggivano ma non sono riuscito a riconoscerli. Controllando meglio ho
notato nella neve delle orme di capriolo e mi sono tranquillizzato non vedendo tracce di sangue. Nella zona ci sono infatti due caprioli, uno delle quali femmina e incinta, più volte finiti nel
mirino di quelli che io definisco delinquenti comuni oltre che assassini.
Naturalmente ho denunciato l’episodio ai
carabinieri, anche se con le guardie dell’associazione continueremo a vigilare tenendo conto delle continue segnalazioni dei cittadini che ci riferiscono di spari all’interno della
riserva».
“L’attività dei bracconierista decimando lafauna presente nellaRiserva del Borsacchio”.A lanciare l’allarmeè Maurizio Cerè,presidente della sezionerosetana dello EkoclubInternational onlus, un’organizzazione a livellonazionale che si occupadi tutela ambientale a360 gradi. “Il fenomenodel bracconaggio è moltopresente all’internodell’area protetta” continuaCerè, il quale ha inviatouna denuncia circostanziatasia alla Procuradella Repubblica,che alla Forestale, Carabinieri,Guardia di finanza,Polizia provincialee, naturalmente, alsindaco di Roseto, EnioPavone “soprattutto nellezone di Cologna, dovesono state decimateintere specie di volatilie altre rischiano discomparire”. Nelladenuncia di Ceré silegge che sono statefatte stragi di colombacci,tortore dal collare,lepri e anche caprioli.
S.o.s
bracconaggio
Ambiente e/è Vita Abruzzo Onlus
Agli Organi di Stampa
Loro Sedi
Comunicato Stampa
"Le Attività della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio: programmazione –pianificazione e
finanziamenti regionali"
A poco meno di due mesi dalla sottoscrizione della Convenzione di gestione delle Attività fra "Ambiente e/è Vita" ed il Comune di Roseto degli Abruzzi , che si ricorda essere a titolo
completamente gratuito, attività finalizzata allo sviluppo della Riserva Naturale Regionale si può a ben diritto affermare che molteplici sono stati gli interventi calendarizzati ed estremamente
prolifica la produzione progettuale a corredo dell’attività gestionale in senso stretto. Un primo importante successo, colto sin dalla prime settimane , si è concretizzato attraverso una sana
competitività sociale identificabile nella capacità di soggetti Istituzionali e non ( Giunta, Consiglio, Associazione, Uffici Comunali di riferimento) di interagire efficacemente sulla base di un
progetto condiviso e di garantire una simbiotica interconnessione fra i differenti livelli di responsabilità e di promuovere un management multilivello e multigovernance quanto più aperto
possibile al coinvolgimento delle Associazioni e stakeholders locali.In tal senso, nella settimana scorsa , si è svolta una riunione fra "Ambiente e/è Vita" Abruzzo Onlus , Eko club e Guardie
Ambientali di Roseto che ha gettato le basi per una programmazione declinata in di interventi strutturali volti a rendere fruibile ed attrattiva la Riserva del Borsacchio ed alla firma di un
Protocollo di Collaborazione che ha fra i suoi elementi più qualificanti i seguenti punti :
1. Azioni di controllo territoriale per ovviare all’abbandono incontrollato dei rifiuti e/o azioni di detrazione ambientale vegetale e/o faunistica;
2. Censimento delle microdiscariche abusive ;
3. Realizzazione di una cartellonistica informativa e didattica tipicizzata sulla identità di ogni percorso;
4. Azione di marcatura e manutenzione delle rete sentieristica;
5. Predisposizione di alcuni eventi del calendario estivo;
6. Azioni di promozione della conoscenza della Riserva nei diversi comparti di cui è composta al fine di avvicinare l’area protetta alla popolazione ;
7. Azioni di recupero di siti di interesse culturale e legati alla tradizione locale;
Una
pianificazione a 360 che vedrà , altresì, il coinvolgimento interattivo anche di altre Organizzazioni locali che verranno chiamate a sviluppare sinergie per argomenti tematici al fine di
arricchire la potenzialità dell’area protetta e promuovere un’immagine quanto più integrata possibile, e quindi fruibile, della Riserva del Borsacchio. Vale la
pena precisare che , nel coro di questi mesi è stato anche redatto un piano di educazione ambientale per le scuole da far inserire nel POF del prossima annualità che prevede le proposte formative
sotto indicate:
1. "Quanto peso sul mondo";
2. "Ciclo integrato dei Rifiuti";
3. " Le aree protette ";
4. " Quale aria respiriamo";
5. Incontri "Vivi con chi Vivi " incontro informativo sulle specie floro-faunistiche dell’area della Riserva del Borsacchio;
6. "Usa Bene i Rifiuti- Usa Bene la Riserva"
Ambiente e/è Vita Abruzzo Onlus
7. "La via della sostenibilità" ;
8. "La sostenibilità ambientale delle risorse idriche" ;
9. "Le aree protette" ;
10. "A spasso nella flora " ;
11. "Rifiuto-riciclo-rigioco" ;
12. "Casa ecologica e sicura " ;
13. "Alla scoperta del bosco e dei suoi abitanti- attraverso i 5 sensi " ;
14. "smart city";
15. "Lavoriamo insieme per un aria pulita";
16. L’Ambiente marino costiero;
17. La Riserva del Borsacchio e le sue peculiarità;
Tale azione di sensibilizzazione ed informazione ambientale, che sarà rivolta ai cittadini, mira fra l’altro alla creazione e realizzazione di un Centro di Educazione Ambientale di interesse
regionale riconosciuto ai sensi della L.R. n.°122/99 e s.m.i. che implementerà la dotazione infrastrutturale materiale ed immateriale i dotazione all’area protetta in parola.
In particolare si desidera sottolineare che è in corso di definitiva stesura anche un Piano Integrato di Sviluppo della Riserva che conterrà al suo interno anche la "Carta della Natura " del
Borsacchio che identificherà, sotto il profilo forestale-floreale e faunistico l’identità di questa importante presidio di biodiversità marino costiera.
Accanto all’ individuazione delle azioni di salvaguardia e tutela si è anche predisposto una Calendario degli Eventi Estivi denominato "E….state in Riserva" la cui presentazione avverrà nei
prossimi giorni con un ‘apposita conferenza stampa.
In conclusione , con un piena soddisfazione, si può affermare che per la prima volta in assoluto la Riserva del Borsacchio è entrata nella programmazione regionale tanto da essere stato avviato
l’inserimento della Riserva nell’assegnazione del contributo annuale regionale per il funzionamento dell’area a partire dalla ripartizione 2017, che la Riserva rientrerà nella predisposizione di
progetti di macro area già nel 2016 e che la somma prevista per il PAN sarà reiscritta in bilancio con la possibilità di utilizzare parte dei fondi per attività di programmazione gestionale.
Due mesi, quindi, di silente lavoro : Ambiente e/è Vita Abruzzo Onlus , infatti, preferisce costruire e dare corso ad attività di sostanza e non concorrere sul
piano degli annunci e/o dare corso ad interventi spot e collaborazioni su singole misure che non arricchiscono la "dote" della Riserva , ma risultano fine a se stesse e buone solo a creare eventi
che durano lo spazio di un mattino.
F.to
Il Presidente Nazionale di "Ambiente e/è Vita"Onlus
Benigno D’Orazio
F.to
Il Segr. Reg.le di "Ambiente e/è Vita"Abruzzo Onlus
Patrizio Schiazza
APPELLO Da ROSETO
La strage di volpi: anche l’Ekoclub contro la Provincia
ROSETO. «La caccia alla volpe nel periodo di riproduzione è un'azione disonorevole, fermatene l'abbattimento a Roseto e nel territorio teramano»: è l'appello
lanciato da Giovanni Maurizio Cerè..
ROSETO. «La caccia alla volpe nel periodo di riproduzione è un'azione disonorevole, fermatene l'abbattimento a Roseto e nel territorio teramano»: è l'appello lanciato da Giovanni Maurizio
Cerè presidente dell'associazione Ekoclub International Onlus, che invita il governatore Gianni Chiodi, il presidente della Provincia Valter Catarra ed il sindaco di Roseto Enio Pavone, a
fare marcia indietro sul provvedimento, che consente la caccia alla volpe nel territorio teramano.
Un provvedimento, quello assunto dalla Provincia per mezzo degli ambiti territoriali di caccia Salinello e Vomano, che si concluderà oggi, e che è stato motivato dall'ente con lo scopo di
"contenere numericamente tale specie", in particolare l'abbattimento riguarderebbe esemplari affetti da rogna. Ma le associazioni ambientaliste, Wwf in prims, respingono tali motivazioni,
ed accusano il provvedimento assunto dalla Provincia. Anche Ekoclub denuncia come tale decisione costituisca un modo per mascherare le battute di caccia. «E' inspiegabile che, in un
periodo di riproduzione di tutta la fauna», dichiara l'associazione, «possa concepirsi e legittimare il connubio uccisione e procreazione, in altre parole abbattere una specie per
lasciare ad altre la prolificazione. Sarebbe un paradosso dire al buon Dio che ha sbagliato tempi e metodi». Secondo Ekoclub l'attività venatoria deve tutelare tutte le specie animali
selvatiche, favorendone la procreazione, che al contrario non sarebbe salvaguardata attraverso il contenimento voluto dalla Provincia.
«L'azione della Provincia inverte ogni logica, e le argomentazioni sono prive di fondatezza in quanto non si conosce l'entità di una popolazione in eccesso per quanto riguarda le volpi»,
sostiene Ekoclub, «e comunque tale azione andrebbe effettuata in periodi consentiti, cioè da ottobre a dicembre». L'associazione invita dunque le autorità a cessare la caccia alla volpe,
aggiungendo come
tale azione potrebbe minacciare anche altre specie animali. «Volpi, lepri, fagiani e starne, se inseguiti, per proteggere le nidiate adottano ogni stratagemma, anche quello di presentarsi
allo scoperto per farsi abbattere e salvaguardare i cuccioli», conclude Ekoclub. (s.p.)
Roseto, bracconieri nella riserva naturale delBorsacchio
L’associazione Ekoclub presenta una
denuncia in procura «Stanno decimando la fauna, bisogna intervenire subito»
18 febbraio 2014
ROSETO. «L’attività dei bracconieri sta
decimando la fauna presente nella riserva naturale del Borsacchio». A lanciare l’allarme è Maurizio Cerè, presidente della sezione rosetana dell’ “Ekoclub International onlus”,
un’organizzazione a livello nazionale che si occupa di tutela ambientale. « Il fenomeno del bracconaggio è molto presente all’interno dell’area protetta», afferma Cerè, il quale ha inviato una
denuncia circostanziata alla procura della Repubblica, alla Forestale, ai carabinieri, alla guardia di finanza, alla polizia provinciale e, naturalmente, al sindaco di Roseto Enio Pavone.
I bracconieri agiscono, continua Cerè, «soprattutto nelle zone di Cologna, dove sono state decimate intere specie di volatili e altre rischiano di scomparire». Nella denuncia dell rappresentante
rosetano dell’Ekoclub si legge che sono state fatte stragi di colombacci, tortore dal collare, lepri e anche caprioli. «Addirittura” incalza Cerè, «ci è stato riferito che alcuni di questi
bracconieri hanno sparato contro una femmina gravida di capriolo. Questo per noi è un fatto gravissimo che già di per sé dovrebbe far scattare dei controlli da parte delle autorità preposte: chi,
infatti, è in grado di compiere un gesto simile può essere capace di qualsiasi atrocità». C’è da dire che lo stesso Cerè aveva già denunciato pubblicamente due anni fa episodi di bracconaggio
all’interno della riserva Borsacchio, ma a tutt’oggi non risulta che siano mai stati predisposti controlli. Al momento la riserva è delimitata da una serie di cartelli, alcuni dei quali, però
sono già stati diventi dai soliti vandali. Questo significa che non è possibile individuare con esattezza la vasta area protetta, i cui confini hanno subito peraltro numerose variazioni prima
dell’approvazione definitiva. La stessa associazione è stata incaricata dal Comune di sistemare le tabelle perimetrali con la scritta “divieto di caccia”. «Ci siamo attivati per l’acquisto di
tali cartelli» spiega ancora il presidente della sezione Ekoclub, «e breve saremo in grado di piazzarli in punti visibili. Ma resta sempre il problema della presenza di cacciatori di frodo, i
quali non si fermano certo perché c’è un cartello
di divieto». Di qui la richiesta di
predisporre dei controlli costanti all’interno dell’area protetta, per i quali in un primo momento si erano offerti anche i soci del gruppo ambientalista, in modo da scoraggiare l’attività di
bracconaggio.
Federico Centola
da roseto ad
alba
Pavone e Cerè
dalla Forestale ma il trasloco non si blocca
ROSETO. Una delegazione rosetana guidata
dal sindaco Enio Pavone è stata ricevuta ieri mattina dal comandante provinciale del corpo forestale. Motivo della visita: capire come stanno le cose per il...
31 maggio 2014
ROSETO. Una delegazione rosetana guidata
dal sindaco Enio Pavone è stata ricevuta ieri mattina dal comandante provinciale del corpo forestale. Motivo della visita: capire come stanno le cose per il trasferimento ad Alba Adriatica
della sede di Roseto. «Il comandante ci ha spiegato», riferisce Maurizio Cerè, presidente della locale sezione Ekoclub e del comitato cittadino Roseto unita, «che per rendere esecutiva la
pratica manca ancora il decreto di trasferimento che deve essere emanato dal ministro competente, pertanto il cambiamento di sede non è cosa fatta. Ad ogni buon conto, tramite le associazioni che
rappresento ci rivolgeremo al Tar per far valere i diritti di Roseto, dopo le altre iniziative già intraprese sulla questione. Il Comune, dal canto suo, se lo riterrà opportuno potrà fare
altrettanto in modo da rafforzare la nostra azione».
Inizialmente il motivo del trasferimento,
come risulta dal carteggio tra il Comune e i vertici della Forestale, era legato al fatto che l’attuale sede, a disposizione in comodato gratuito, non sarebbe idonea. Una motivazione ormai
superata, dopo che l’amministrazione comunale ha messo a disposizione i locali nel Prusst (165 metri quadrati compresi di servizi), lo stesso complesso edilizio dove il Comune ha intenzione di
ospitare la Finanza, anch’essi di proprietà comunale. Ma evidentemente questo non è bastato per far cambiare idea ai vertici della Forestale, tanto che sembra ormai prossimo il trasferimento ad
Alba della sede.
«La questione approderà presto anche alla
Camera dei deputati», anticipa Cerè, «i due deputati rosetani, Tommaso Ginoble e Giulio Sottanelli, mi hanno riferito di voler presentare un’interrogazione parlamentare
sull’argomento». (f.ce.)
Roseto, Cerè contro lo scippo della sede della Forestale
ROSETO. Il trasferimento della Forestale da Roseto ad Alba Adriatica ha provocato la dura reazione della sezione rosetana del gruppo ambientalista Ekoclub. «In passato avevamo già detto che vi
era...
ROSETO. Il trasferimento della Forestale da Roseto ad Alba Adriatica ha provocato la dura reazione della sezione rosetana del gruppo ambientalista Ekoclub. «In passato avevamo già detto
che vi era stato un atto arbitrario del comando provinciale», tuona il presidente della sezione Ekoclub di Roseto, Maurizio Cerè «lo conferma il ricorso al Tar del Comune,
la documentazione inviata all’ avvocatura dello Stato, in quanto non esiste alcun decreto di trasferimento del corpo forestale da Roseto». Dunque, nessuna motivazione per il
trasferimento, secondo Cerè, il quale si è rivolto anche al ministro competente con l’obiettivo di far valere le ragioni di Roseto. Oppure, un’alternativa sarebbe quella di creare lo
spazio per due sedi, mantenendo cioè quella di Alba. La rabbia di Cerè si rivolge soprattutto nei confronti dell’amministrazione comunale rosetana, in particolare contro il sindaco
Enio
Pavone. «Sindaco, la nostra dignità è stata calpestata», tuona infatti Cerè «da oggi daremo vita a una battaglia senza quartiere, per evitare che si ripetano gli scippi di altre
strutture di pubblica utilità come l’ospedale, la pretura o il commissariato di polizia». (f.ce.)
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Forestale verso Alba, Cerè: “Barbarie politica ai danni di Roseto”
ROSETO – “Il Comandante del
Corpo Forestale di Teramo , con arbitrio atto e senza alcuna motivazione, ha cancellato con una sola firma circa ottanta anni di storia del Comando di Roseto degli Abruzzi. Mi sarei
aspettato non la solita dicitura del ritardo da parte del Sindaco di Roseto, perchè cosi non è stato. Andrò ad indicare le motivazioni per far rilevare come sia
stato organizzata ad hoc una barbarie politica consumata ai danni della nostra città”.
Il dott. Giovanni Maurizio Cerè, in rappresentanza del comitato cittadino Roseto Unita e dell’Ekoclub -sezione di Roseto degli Abruzzi,
ha voluto rispondere ad alcuni organi di stampa (tra cui il nostro) che hanno affermato che l’Amministrazione rosetana si sia attivata tardivamente per evitare il trasferimento del
Corpo Forestale da Roseto ad Alba Adriatica.
Riportiamo parte della lettera pervenuta alla nostra redazione:
“Indico la strada che è stata intrapresa in modo illegittimo dal Comandante di Teramo, l’Aquilano Morelli :
-Con la documentazione in nostro possesso indico cosa è accaduto nel mese di ottobre del 2013. Il Corpo Forestale invia una lettera all’Amministrazione Comunale che i
locali non sono idonei (il Comando è in quella sede da circa sette anni). Il Sindaco richiede con diverse missive quali sono gli adempimenti che
permetterebbero la messa in sicurezza ai sensi di legge. Il Comando non solo non risponde , ma appare sulla stampa locale che il Comandante di Teramo ha intrapreso con il Comune di Alba
Adriatica un accordo di trasferimento della sede. (E’ PALESE CHE LE MOTIVAZIONI DEI LOCALI NON ABBIANO ALCUN SOSTEGNO). Arriviamo al quattro aprile in cui l’
Amministrazione invia al Comando i locali a disposizione con tanto di piantina planimetrica di circa 165 mq e posti macchina. Nelle more il Comando risponde “grazie ma l’accordo con Alba
Adriatica e’ stato siglato”, SENZA INDICARE ALCUNA MOTIVAZIONE .
LE INDICO INVECE QUALI SONO : volontà autonoma del Comandante e di due Agenti che risiedono nelle vicinanze di quel Comune”.
Cerè ribadisce le azioni intraprese dai gruppi che presiede, sostenendo di essere pronti, qualora fosse necessario, a raccontare la vicenda sulle tv nazionali.
Inoltre ha sottolineato quali sono le motivazioni che non permetterebbero lo spostamento del Corpo Forestale.
A- IL COMUNE PIU GRANDE DEL TERAMANO ;
B-IL COMUNE CON LA RISERVA NATURALE PIU’ IMPORTANTE DELL’ABRUZZO E IL REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE PREVEDE IL CORPO FORESTALE IN LOCO ;
C- IL COMUNE CHE HA PIU’ ESTENZIONE DEL TERRITORIO ;
D-IL COMUNE CHE HA DUE FIUMI IMPORTANTI VOMANO E TORDINO ;
E-IL COMUNE DELLA COSTA CHE DA PIU’ TEMPO OSPITA IL CORPO FORESTALE ;
F- IL COMUNE CON ASSETTO IDRO-GEOLOGICO PIU’ IMPORTANTE E DA MONITORARE CONSTANTEMENTE
G- IL COMUNE CHE PRESENTA PIU’ CAVE PER PRELIEVI DI MATERIALE .
“Pertanto, nessuno può accaparrare motivi poichè il Comune di Alba non ha nessun requisito per poter SCIPPARE il Corpo Forestale di Roseto. La tesi sostenuta del ritardo non ha alcun fondamento nè può essere motivo di appiglio politico da qualsiasi lato lo si prenda. Il discorso è ben diverso: la città Roseto è
stata sempre terra di conquista e di scippo, ma ricordo un famoso detto ” NON DIRE GATTO SE NON LO HAI NEL SACCO”.
Ancora sarà battaglia Legale a tutto campo , credo che i Giudici ci daranno RAGIONE , allora le responsabilità di questo atto scellerato verranno alla luce”.
ROSETO ADERISCE A "SPIAGGE PULITE DI LEGAMBIENTE
Sabato 26 maggio, sul lungomare Trieste
Giornata tutta dedicata alla cura dell'ambiente quella di sabato 26 maggio. A partire dalle 9.00 e fino alle 12.00 tutti i cittadini potranno partecipare
all'iniziativa promossa da Legambiente "Spiagge e fondali puliti".
L'edizione 2012 si svolgerà sulla spiaggia del Lungomare Trieste di fronte all'area circense.
Roseto è tra le 97 città costiere che hanno aderito all'iniziativa ispirata ai valori del rispetto per l'ambiente.
"L'iniziativa, di carattere nazionale, vede il Comune di Roseto degli Abruzzi ed in particolare l'Assessorato all'Ambiente impegnato in prima linea per la tutela
della nostra costa e del nostro mare attraverso una giornata di pulizia della spiaggia – sottolinea il Sindaco Enio Pavone.
"E' un importante appuntamento che vuole sensibilizzare al rispetto per la nostra costa e per il nostro mare – sottolinea l'Assessore all'Ambiente Fabrizio
Fornaciari – per questo abbiamo coinvolto diverse associazioni del nostro territorio e contiamo sulla partecipazione di tutti i rosetani che amano l'ambiente.
L'iniziativa rientra all'interno del "Progetto ambiente" avviato dall'Amministrazione comunale attraverso diverse iniziative importanti come la raccolta
differenziata "porta a porta", le attività di sensibilizzazione nelle scuole, l'efficientamento energetico con il "Patto dei Sindaci", i vari convegni svolti e il
riconoscimento della Bandiera Blu 2012 da parte della F.E.E."
A Roseto l'appuntamento vedrà la partecipazione di numerosi studenti del Liceo Saffo, dell'Istituto Moretti e del Centro di formazione Guerrieri oltre a diverse
associazioni culturali : Mondo Tondo, Ekoclub International Roseto, Angolo "C", Res Creativa, Vecchio Borgo, 7Events, Il Foro.
Maurizio Cerè, presidente di EkoClub Roseto, risponde alla precedente nota del Prefetto, indirizzandola anche agli Onorevoli locali ed al sindaco Pavone, riguardo al trasferimento della
caserma della Forestale ad Alba Adriatica
Riceviamo e pubblichiamo la risposta di EkoClub alla precedente nota del Prefetto riguardo al…
eidosnews.it
SOCIETA'
Cartelli nella Riserva
ROSETO. Il Comune, che, non dimentichiamo, gestisce direttamente per ora la riserva Borsacchio, ha autorizzato l’apposizione dei cartelli “divieto di
caccia” sulle aree di proprietà comunale, “anche a ridosso della cartellonistica perimetrale già predisposta dal Comune”. La richiesta di mettere i cartelli è arrivata dalle associazioni
“Ekoclub International Onlus”
IL NOSTRO PAESE E' ORAMAI AL LIMITE DELLA DECENZA, MA QUALCUNO SI SARA' MAI CHIESTO PERCHE VI E' UNA CONSISTENZA COSI' FORTE DI BRANCHI DI LUPI
?.
A BREVE UN COMUNICATO DI QUESTA REDAZIONE CHE VI ILLUSTRERA' I MOTIVI AMBIENTALI ED ECOLOGICI DEL PERCHE' ALCUNE SPECIE DI ANIMALI SONO IN AUMENTO ED
ALTRE SPECIE IN DIMINUZIONE SE NON IN ESTINZIONE.
OGGI 25 FEBBRAIO 2016 IN QUESTA ZONA SONO STATI AVVISTATI DUE LUPI.
LA SACROSANTA BATTAGLIA CONTRO
L’ABBANDONO DEI
RIFIUTI
Effetto collaterale della raccolta differenziata
e del porta a Effetto collaterale della raccolta differenziata
e del porta collaterale
della raccolta differenziata
e del porta a porta
il fenomeno
assume contorni preoccupanti
La domanda provocatoria è: siamo così tanto diversi dalla terra dei fuochi? Ebbene facendo una passeggiata
per le strade e le campagne,percorrendo i fossi i crinali delle colline del nostro Comune la risposta passa da un istintivo e convinto sì a un più cauto forse. È doveroso fare le giuste
proporzioni: nel caso della provincia di Caserta si parla di cave e terreni agricoli dove negli anni è stato stoccato ogni tipo di rifiuto pericoloso,mentre a Roseto negli anni si è lavorato per
sviluppare un sistema virtuoso della raccolta dei rifiuti (merito va dato alla Giunta Pavone) e il centro di Roseto, con l’Amministrazione Di Girolamo, si mostra più curato e pulito.
Dispiace doverlo ammettere ma la nostra Roseto, a partire dalla foce del Vomano per finire
sulle colline intorno a Cologna, è piena di piccole e medie discariche abusive. Interpellato, l’assessore all’AmbienteNicolaPetriniammette:“Siamo al 70% di differenziata mapotremmo fare molto di più con maggiore attenzionee senza l’opera degli incivili. La cosa incredibile èche sono rifiuti che molto spesso con una telefonataal numero verde della Diodoro Ecologica verrebberoritirati davanti casa in modo gratuito! Ci dovremmodotare di telecamere o foto trappole da spostareciclicamente sul territorio comunale”.Maurizio Cerè, presidente delle Guardie Ambientali specifica:“Con la primavera inizieremo deipattugliamenti anche notturni nelle zone collinari, oltrea quelli che già effettuiamo a Roseto centro, avendopiù attenzione per la riserva del Borsacchio. Potremmoutilizzare dei droni per il controllo delle zone
collinari”.
Vale la pena ricordare che le guardie ambientali sono pubblici ufficiali, potendo anche
svolgere il compito di polizia giudiziaria.
La volontà e la determinazione non sembrano mancare; ora non ci resta che aspettare di veder
fioccare verbali e denunce verso quelli incivili che deturpano con i loro gesti la nostra città.
Chiudo con una nota positiva che sconfina nel tema trito e ritrito dei “giovani d’oggi”.
Discorrendo con Cerè riguardo i pattugliamenti notturni effettuati nel centro di Roseto (ho assistito personalmente apprezzando i modi dialoganti e lo spirito di sacrificio di questi volontari
che raccoglievano da terra le bottiglie vuote), mi consegna queste parole:“Parlando con i ragazzi che affollanola pineta, anche con quelli che inizialmente si porgonocon atteggiamento di sfida, abbiamo notato che il lorocomportamento cambia radicalmente, anzi dopo averloro spiegato che lasciare bottiglie e lattine a terra èsbagliato alcuni si sono avvicinati a noi per dirci
altriposti dove vengono abbandonati i
rifiuti”. La chiave di volta è sempre la stessa dialogo: e applicazione delle
regole.